Contesto
Flender nasce come reinterpretazione di un classico personaggio dell’anime Kyashan il ragazzo androide, serie della Tatsunoko degli anni ’70 e ’80. Il design originale è stato ripreso più volte in modelli e statue fedeli alla versione classica. Per questo motivo ho scelto di lavorare a una variante, con l’obiettivo di proporre una lettura in chiave cyberpunk e postmoderna: linee più meccaniche, volumi più tesi e un aspetto che richiama dispositivi industriali.


Ricerca delle reference
Per impostare il lavoro ho raccolto diverse reference. Una parte della ricerca è stata organizzata in una board dedicata su Pinterest, visibile qui: https://it.pinterest.com/ultramini/kyashan/. Ho inoltre consultato alcuni dei miei libri di design, tra cui Dreaming in Mech di Nivanh Chantara, che offre esempi di soluzioni formali e meccaniche utili per un approccio contemporaneo al design.
Scelte di design
Alcuni elementi del Flender originale sono stati volutamente mantenuti: la testa appuntita con i dettagli circolari vicino alle orecchie, il naso canino, la coda segmentata e la posa statica ma pronta al movimento. Il resto è stato rielaborato con un approccio più geometrico e funzionale, cercando un equilibrio tra riconoscibilità e variazione.


Evoluzione del progetto
Il modello è stato progettato in Plasticity, software che consente una gestione precisa delle superfici. Questa è la seconda versione del progetto, che introduce modifiche alla corazza, all’armatura dorsale e alla struttura della coda.


Produzione
La stampa è stata realizzata in resina con la stampante Elegoo Saturn 4 Ultra, mentre la preparazione del file è stata effettuata con Lychee Slicer.














